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Due settimane in Giappone

La scorsa estate sono stata due settimane in Giappone con Abi. Viaggio organizzato totalmente da noi, e dato che spesso mi vengono chieste informazioni a riguardo, ho pensato di scrivere un post.

Abbiamo fatto da lunedì 29 agosto all’11 settembre. Se avessimo avuto una settimana in più sarebbe stato meglio, ma per problemi familiari e per lavoro ne avevamo due  😀 e ce le siamo godute al massimo.

Il Giappone è meraviglioso, è un mix di eccessi tecnologici e di tradizioni secolari che si portano dietro, adeguandole al nuovo. Mi sono innamorata della loro gentilezza, della loro cortesia e della loro disponibilità. Ci sono milioni di cose da fare, da vedere e prima di partire dovete farvi una lista con delle priorità ben definite, sennò impazzite perché volete vedere e fare tutto.

Ma partiamo con quello che dovete fare a casa 7 mesi prima della partenza.

Innanzitutto scegliete il periodo in cui andare: ad Aprile ci sono i ciliegi in fiore, io conto di tornarci in questo periodo, invece se volete andare per le vacanze estive ricordatevi una cosa: c’è un umidità che vi fa sudare anche se state immobili. Fa veramente molto caldo e per chi soffre di pressione bassa come la sottoscritta, lo svenimento è dietro l’angolo. Ma temeraria e con dello zucchero nello zaino non ho avuto, il mio ragazzo potrebbe dissentire, grandi problemi.

Scelto il periodo prenotate subito il volo, noi lo abbiamo pagato intorno ai 550 €, ma volendo lo potete trovare anche a meno. Abbiamo volato con la British Airways, all’andata, facendo scalo a Londra Heathrow e atterrando all’aeroporto di Tokyo-Haneda, se volete il diretto costa almeno 150 € in più. Per il ritorno invece siamo partiti da Haneda con scalo a Mosca e poi Milano.

Subito dopo attivatevi per due cose: Il Japan Railpass e il wifi portatile.

  • Il Japan Railpass è fondamentale se volete spostarvi all’interno del paese, dovete per forza averlo, perché il costo delle singole corse in treno è veramente molto alto e questo è l’unico modo per ammortizzare i costi. L’abbonamento è di circa 245€ per 7 giorni e dovete farlo qui a Milano nell’agenzia JTB Italy in via Ippolito Rosellini, chiamate prima di andare così il signore, ovviamente giapponese, vi preparerà già tutta la documentazione e vi spiegherà di persona quali tipi di treno potrete prendere (quelli del gruppo JR). Il numero di telefono è 02\72553333. Ricordate sempre che la documentazione che vi verrà consegnata qui in Italia dovrà poi essere sostituita con il documento di viaggio che vi verrà rilasciato negli uffici delle principali stazioni di Tokyo. Non spaventatevi: non è niente di impossibile. In questa agenzia, per i fan come me dello studio Ghibli :D, potrete acquistare i biglietti per il parco a tema che c’è a Tokyo. Prendeteli prima, sennò non riuscirete ad entrare, e con mesi di anticipo. Non tutti i giorni il parco è aperto e non tutti i giorni c’è disponibilità.
  • Wifi portatile: aggeggio essenziale, non solo per rimanere in contatto con il mondo, ma perché ci sarà sempre un momento della giornata in cui avrete bisogno di cartine, informazioni sui posti, traduzioni lampo. Noi lo abbiamo noleggiato da questo sito e lo abbiamo ritirato direttamente in aeroporto ad Haneda.

Se partite per il Giappone tenete bene a mente che non sempre le carte di credito e i bancomat vengono accettati: soprattutto in piccoli ristoranti e piccoli esercizi commerciali, infatti capita spesso che l’unico mezzo di pagamento siano i contanti. Trovate bancomat per il prelievo presso gli uffici postali nei conbini 7-Eleven e negli sportelli CityBank.

Dopo aver sbrigato queste formalità potrete concentravi sul viaggio vero e proprio.

Noi abbiamo scelto di rimanere a Tokyo per 7 giorni, per potercela visitare bene, poi Hiroshima, Kyoto per tre giorni, Nara,  una giornata in un tempio buddista a Koyasan, per poi ritornare a Tokyo e prendere l’aereo.

 

TOKYO:

Noi abbiamo prenotato con Airbnb e ci siamo trovati benissimo (https://www.airbnb.it/rooms/8380577). Questo è l’appartamento, piccolo, ma ha tutto ed è comodissimo per la zona e per la vicinanza con metropolitana\treni.

Ci siamo fatti un programma giornaliero e con guida alla mano ci siamo visti tutti i quartieri e le varie attrazioni, negozi, ristoranti del caso.

Nell’excel potete vedere i quartieri che giorno per giorno abbiamo visto. Per spostarvi utilizzate la metropolitana, è molto comoda ma a prima vista può sembrare complicata, in realtà è molto intuitiva. Sulla mappa della metro di Tokyo, ci sono le linee della società “Tokyo Metro” e la linea Yamanote Line della JR, mentre vengono tralasciate molte linee minori della JR che comunque non vi capiterà mai di prendere, quindi non preoccupatevi.

 

La metropolitana di Tokyo è la più trafficata al mondo e dispone di ben 13 linee gestite da due compagnie: Tokyo Metro e Toei.
A tutte le linee della metro sono assegnati un simbolo ed un colore in modo da renderle facilmente distinguibili, e per facilitare ulteriormente la comprensione, soprattutto ai turisti, ad ogni stazione  corrisponde un numero identificativo.

Questo è l’elenco delle linee della metro di Tokyo con i rispettivi simboli:

In tutte le stazioni sono presenti le macchinette elettroniche per l’emissione dei biglietti, con i comandi generalmente disponibili anche in lingua inglese, ma il modo più semplice per pagare la metro è utilizzare una Smart Card come Suica o Pasmo. La carta Suica può essere acquistata nelle biglietterie e distributori automatici delle stazioni JR, con un deposito iniziale di 500 yen più il costo della prima ricarica.
Utilizzarla è semplicissimo, non c’è bisogno di memorizzare o digitare alcun codice, basta portare la card sempre con se e appoggiarla su un apposito sensore elettronico ogni qualvolta si deve effettuare un pagamento, l’importo verrà automaticamente detratto dal saldo residuo della Suica.

Risolte queste formalità è ora di girare, metterò di seguito i posti del cuore che secondo me vanno visti. Ovviamente ce ne sono milioni, ma verrebbe un post lunghissimo, e comunque con guida alla mano (la Lonely Planet) trovate ad ogni angolo qualcosa per cui fermarvi.

  • ZOETROPE: whisky bar in cui dovete assolutamente andare, a parte la lista di whisky giapponesi che è allucinante, dovete conoscere il proprietario e vedere il bar. Su una parete proietta ogni sera i film su Godzilla, ovviamente in giapponese. Non spaventatevi se non trovate subito il posto, l’indirizzo è giusto dovete solo alzare il naso, è al terzo piano di un edificio. -10-14 Nishi Shinjuku
  • SUSHI ZANMAI: posticino molto carino ed economico per mangiare del buon sushi 🙂 1-1-13 Okubo, Shinjuku
  • ALICE IN FANTASY BOOK: dovete andarci e cenare lì. Ovviamente è tutto a tema Alice e vi daranno dei copricapo per cenare. Le cameriere sono fantastiche ad ogni portata vi canteranno canzoncine e vi faranno balletti (non stupitevi per loro è normale, tutto è kawaii). 1-6-2 Kabukicho | T-wing Bldg. B2 Shinjuku
  • SHINJUKU BATTING CENTER: volete giocare a baseball per la prima volta? andateci è una sala giochi, ma il bello appunto è quest’area riservata al baseball, dove vi potete cimentare e capire, come Abi, di essere abbastanza imbastiti. HAHAHAH 〒160-0022 Tokyo Shinjuku 
  • TAITO STATION: sala giochi bellissima! una serata dovete dedicarla a questo e a fare foto nelle macchinette superkawaii (indossando cose imbarazzanti). I giapponesi passano veramente ore e ore attaccati a dei videogames assurdi. 3 Chome-35-8 Shinjuku
  • DON QUIJOTE: centro commerciale con tutte le cavolate possibili e immaginabili. Preparatevi a spendere soldi e poi rendervi conto di quante cose avete preso, BELLISSIME. Shinjuku 
  • IL MERCATO DEL PESCE: per vedere l’asta del tonno (e credetemi ne vale la pena) dovete andare prestissimo, anche per le 3 di notte, perché c’è sempre fila e non è detto che riuscite ad entrare. E’ un luogo assurdo e vi vedete sfrecciare questi mezzi stranissimi a una velocità esagerata con su signori giapponesi sempre con il sorriso stampato in faccia. Fate colazione con il sushi più fresco e buono del mondo! Ginza
  • KABUKI-ZA: è un gioiellino, è un vecchio teatro in cui vi dovete soffermare per vedere le foto degli attori e perché no se riuscite e se conoscete il giapponese guardarvi pure uno spettacolo.〒104-0061 Ginza
  • ITOYA: la più grande cartoleria di Tokyo, piani e piani di quaderni, biro, post it, carta, astucci, diari, agende. 9 Chome-7-3 Ginza 
  • RILAKKUMA STORE: sì, sono una fan accanita e si sono impazzita, ho comprato di tutto dai calzini al bicchiere per bere l’acqua. Lo amo e qui trovate accessori con il suo faccione orsacchiottoso ovunque. 〒100-0005 Tokyo
  • INGRESSO DEL PALAZZO IMPERIALE: se prenotate la visita guidata potete vedere un pezzo del giardino all’interno. Ovviamente essendoci dentro l’imperatore, non è possibile entrare. Tokyo
  • TOKYO SKYTREE: è l’edificio più alto del Giappone, nasce come torre di trasmissioni di segnali, ma adesso è diventato un vero simbolo di Tokyo, con milioni di visitatori al giorno, potete fare foto con la skyline di Tokyo. Asakusa
  • TEMPIO SENSO-JI: tempio buddista, simbolo di Tokyo, appena arrivati davanti a voi vi trovate la cosiddetta porta del tuono, con anche una gigantesca lanterna rossa, oltrepassata questa seguite una stradina per arrivare al tempio vero e proprio, dovete potete trovare mercatini vari dove poter acquistare souvenir e tentare la fortuna. Asakusa
  • ANOMATE: è una catena di 40 negozi di anime, manga e giochi. Preparatevi a stare dentro circa due ore, c’è veramente di tutto. 1-20-7 East Ikebukuro, Toshima-ku Akihabara
  • NEKO CAFE JALALA: vi manca il vostro gattino? potete andare qui per coccolarne alcuni e bervi un caffè. Ci sono gatti cicciottosi e molto coccoloni. Io ovviamente avevo gli occhi a cuore. Akihabara
  • DAISO: anche questo negozio di cianfrusaglie, costa tutto 100 yen e potete trovare di tutto. Harajuku
  • MOOMIN BAKERY CAFE: è un personaggio svedese che adoro e ovviamente a Tokyo ci sono due posti a tema. Andateci è meraviglioso, vi porteranno pupazzoni giganti, cibo con su la sua facciona, tanti cuoricini. Tokyo Dome City, 1-1-1 Kasuga, Bunkyo-ku, Tokyo

 

Farò poi un post dedicato solo alla moda giapponese e a dove ho acquistato il vintage, e un post interamente dedicato a Kyoto 🙂

 

Una giornata per coccolarsi a Milano

Prendere un respiro da tutti e tutto per molti è impossibile da fare a Milano. Beh a me capita almeno una volta a settimana di dedicarmi del tempo e di passare una giornata da sola: andando al cinema, alle mostre o in quei negozietti in cui non riesci a trascinare il fidanzato o gli amici.

Ecco qui le mie otto tappe perfette per una giornata senza pensieri e senza lavoro. Percorso che molto probabilmente starò facendo oggi stesso (giovedì 19 gennaio) dato che sono libera.

Solitamente se ho anche la mattinata libera inizio facendo yoga o a casa oppure in un centro qui vicino a me, poi vedo le mie infinite liste e decido dove andare e se c’è bisogno di un’eventuale prenotazione mi attivo per farla.

  • Mudec: Inizio in Porta Genova, precisamente in via Tortona 56. Dal 28 ottobre al 26 febbraio c’è la mostra dedicata all’artista di New York Jean Michel Basquiat, morto quando aveva 27 anni.

  • Valà: cammin facendo sicuramente mi verrà fame. Ho scoperto questo posticino, molto carino, glutenfree e buono. Unica accortezza: dovete prenotare perché è sempre pieno di gente. Si trova in via Daniele Crespi 14.

  • Funky Table: pausa per un mini shopping veloce. Negozio che vende oggetti per la casa che arrivano da tutto il mondo. L’ultima volta sono riuscita a comprare un tappeto per la sala, bellissimo! Si trova in via Santa Marta 19.

  • Osservatorio Fondazione Prada: si trova nella Galleria Vittorio Emanuele, quindi in centrissimo. La mostra che dovete assolutamente andare a vedere  è Give me Yesterday, c’è fino al 12 Marzo. Le opere esplorano l’uso della fotografia come diario personale, in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni 2000 a oggi. Ci sono diversi artisti, tra cui la mia adorata Izumi Miyazaki.

  • Cavalli e nastri: se sono in quella zona passo per forza a vedere la vetrina, è un negozio che vende vintage di lusso e io sbavo sempre su borse e accessori. A Natale per la mia mamma ho trovato qui un meraviglioso foulard Gucci vintage, ed è stato molto apprezzato. Si trova in Via Gian Giacomo Mora 3.

  • Se c’è il sole come in questi giorni, assolutamente una tappa all’Orto botanico di Brera. Sembra di essere in Alice nel paese delle meraviglie 😀 e poi perché no un mini giro alla Pinacoteca. Via Brera 28.

  • Un caffè bisogna per forza prenderlo in Corso Como 10, per poi salire al piano di sopra e visitare la Galleria Carla Sozzani. In questo momento c’è una mostra di Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese, i cui temi principali sono i nudi, i ritratti e composizioni floreali. La consiglio e c’è fino al 26 Marzo.

  • e infine concludo con un film all’Anteo. Probabilmente andrò a vedere quello nuovo di Scorsese, Silence. Lo avete già visto?

Ma la lista dei film da vedere è molto lunga e anche quella delle serie tv. Mannaggia a Netflix!

E  voi? in quali posti andate per riprendervi dal caos lavorativo?

I migliori ristoranti di Milano – Glutenfree

Facendo mente locali di ristoranti e pasticcerie glutenfree a Milano mi sono resa conto che effettivamente ceno o pranzo spesso fuori.

Sono celiaca da circa 15 anni e ormai mi destreggio molto bene con ristoranti, ristoratori e ingredienti.

Capisco bene che chi si trova a dover affrontare all’improvviso questo mondo e questa intolleranza si trova spesso spiazzato o peggio pensa di non poter più uscire a cena tranquillo. Beh vi sbagliate! Dovete solo abituarvi, informarvi e anche pretendere!

A Milano ad esempio potete trovare un’ampia scelta, qui vi farò un elenco di alcuni ristoranti, locali e pasticcerie testati dalla sottoscritta.

 

Panetterie-pasticcerie

  • Glufree Bakery: viale Gian Galeazzo 6 e via Curtatone.  Qui trovate tutto, dal pane alla rosticceria ai dolci, rigorosamente senza glutine con una vasta scelta di prodotti anche senza lattosio. Potete anche sedervi e mangiare direttamente lì.

 

  • PanPerMe gluten free Bakery: viale Monte nero 57,  offre prodotti dolci e salati, utilizzando farine diverse, ovviamente tutte senza glutine. Il locale è molto carino e mentre fai colazione puoi dondolarti su una bellissima altalena.

 

Ristoranti Italiani

  • Cantina Piemontese: via Laghetto 2, Atmosfera anni 30, con prezzi medio alti, cucina tradizionale e ottimo vino. Per il senza glutine, quando prenotate, dovete informarli.
  • 23 Risotti\Trattoria Casa Fontana: piazza Carbonari 5, forse uno dei miei preferiti, tipicamente milanese, trovate accostamenti di ingredienti che mai pensereste di poter abbinare. La specialità del ristorante è il risotto e ne trovate di diversi tipi divisi per categoria: piccanti, alla frutta, delicati e saporiti.

 

  • Trattoria da Abele: via Temperanza 5, sono andata per il mio compleanno e ovviamente ho adorato il posto, anche qui milanese, ed è una vera trattoria. Il menù cambia tutte le sere e presenta sempre tre diversi risotti, uno a base di carne, uno a base di pesce e uno a base di verdura. Fra i secondi ci sono sempre una carne bianca, una carne rossa, un piatto di selvaggina, un piatto di pesce, una trippa e un baccalà. Ricordatelo sempre nella prenotazione della vostra allergia, ma io non ho avuto alcun tipo di problema, anzi sono stati molto gentili ed erano molto preparati.

 

  • Taverna Guyot: via Arnaldo da Brescia 3, mi piace tantissimo il locale, si mangia benissimo, i prezzi sono medio alti, ma per la qualità del cibo secondo me sono proporzionati. Assaggiate assolutamente il tagliere di degustazione con formaggi e salumi, accompagnati da marmellatine che vi faranno impazzire. Qui c’è un menù a parte senza glutine e vi coccoleranno per questo (non scherzo).
  • Puglia Bakery e Bistrot: via Oldofredi 25. Ha appena aperto e tutto il menù è senza glutine, è un posto piccolo, ma super accogliente, se siete in tanti, i tempi di attesa potrebbero risultarvi lunghi, ma il cuoco è uno e la cameriera pure, quindi diciamo che sono giustificati. Assaggiate la pizza, è un impasto innovativo e secondo me è la pizza senza glutine più buona che abbia mai mangiato.
  • Capra e Cavoli: via Pastrengo 18. Cucina anche vegana e vegetariana. Posto molto carino, personale disponibile e ovviamente ampia scelta per il senza glutine. Io sono andata di sabato e c’era il brunch con buffet libero, mi è piaciuto tantissimo ed è molto abbondante.

  • Potafiori: via Salasco 17, musica e fiori e i miei occhi a cuore. Se avete un anniversario o volete portare la vostra mamma a cena fuori, andate qui. E’ meraviglioso e si mangia anche bene. Potete far colazione, pranzare o cenare, ma io consiglio cena. La cucina è abbastanza tradizionale ma con abbinamenti innovativi.

  • Ghea: via Valenza 5. Ristorante vegetariano, toglietevi dalla testa tutti gli stereotipi del non si mangia niente in questi ristoranti, esco e ho ancora fame ecc. è un ristorante che rivede la cucina tradizionale in chiave sostenibile e nel rispetto della natura. Utilizzano ingredienti biologici e alla sera per accompagnare la cena ci sono infusi che valgono la pena di essere assaggiati.

  • Isa e Vane: temporaneamente è chiuso per rinnovo locale. Ma quando Abi mi vuole portare in un posto per tirarmi su il morale andiamo qui. Come dice lui è molto Giuliesco 🙂 il brunch è molto buono è sia dolce che salato e i centrifugati pure. Cucina tradizionale con rivisitazioni innovative.

Ristoranti Internazionali

  • Tara: via Domenico Cirillo 16. Ristorante indiano e  con ampia scelta senza glutine. La scelta del menu è ricca e le portate arrivano al tavolo servite da camerieri in abiti tradizionali, con musica d’atmosfera in sottofondo.
  • Ta-hua: via Fara 15. Ristorante autentico e tradizionale di Hong Kong a Milano. Fondato 40 anni fa dal Sig. Shou e da sua moglie Sucin di Hong Kong e attualmente gestito dai loro figli.
  • Bomaki: va abbastanza di moda, ma effettivamente è anche molto buono. Ce ne sono tre a Milano: uno in via Raffaello Sanzio 24, uno via Largo la Foppa 1 e in corso Sempione 10. Descrizione che hanno sul sito: innovativa proposta di una food&drink experience nipponica accostata ai profumi e ai colori brasiliani, in un’atmosfera easy-chic. A Milano vanno molto queste descrizioni ahahaha. Diciamo che è un sushi rivisto con ingredienti prettamente brasiliani. Molto bello il locale, prenotate anche con giorni di anticipo e soprattutto assaggiate i cocktail. Il glutenfree è segnalato sul menù.
  • Mexicali: è una catena di ristoranti messicani. A Milano lo trovate in viale Bligny o in viale Ortles o via Valtellina. Non posso far paragoni con altri ristoranti che propongono questo tipo di cucina, ma per quanto io non apprezzi particolarmente piatti di carne, ammetto che le tortillas (di mais per i celiaci) sono molto buone.
  • Shambala Milano: via Ripamonti 337. sono stata qui per il compleanno di Abi. Locale bellissimo, cucina sud est asiatica (Thailandese e Vietnamita), interpretata in modo esclusivo, piatti unici di carne, pesce e verdure. Per il senza glutine dovete chiedere al cameriere, perché sul menù non è segnalato. Ma anche qui c’è un’ampia scelta 🙂 il pad thai è buonissimo.

Questi sono alcuni che ho testato ma la lista è ancora lunga, prossimamente la aggiornerò ulteriormente!

Saluti anche da Nino con la mia fascia in testa 🙂

Istantanee di Dicembre

Primo Gennaio e data la nottata impegnativa pubblico un riassunto fotografico del mio mese passato 🙂

BUON PRIMO DELL’ANNO!

 

Mattinate a casa dei nonni

 

Colazioni Giuliesche per ingranare la giornata

 

Cattedrale vegetale Lodi

 

Non toccare giulia-proprietà ninesca

 

Angoli di casa

 

Ossessione per vasi e bicchieri

 

tate più orecchie a sventola

 

Il mio primo avocado toast+viaggio a israele

 

shambala Milano-compleanno Abi-sorrisoni

 

Tazze da egocentrica

 

Mirtillo e la lotta per i fiocchi di natale

 

compleannini

 

lucine e gatto mannaro
regaliniii

 

amichette

 

passeggiando
io, angoscia, vento e capelli lunghi

 

montagne russe

 

E infine una foto intelligente

“Sante Lucie” che vanno e L’anno che arriva

Il 2016 non è stato l’anno più bello.

Nel 2016 mi sono scontrata con situazioni nuove, emozioni nuove e una grande perdita, enorme per me.

Questo è un post diverso dagli altri, non so neanche io perché sento di doverlo condividere qui. Ma forse le considerazioni a cui sono arrivata possono essere un inizio per qualcun’altro. Si perché alle volte lo faccio anche io, guardo gli altri, guardo come reagiscono alle cose, agli eventi e cerco di imitarli, o almeno cerco di capirci qualcosa.

Più o meno mi è successo così, ho perso una persona che per 26 anni è stato uno dei miei punti di riferimento, avete presente le domande che vi vengono poste in quiz stupidi del tipo: chi è la prima persona che chiameresti se hai un problema? se la macchina si rompe? se hai preso un brutto voto? Se un esame non lo hai passato? ecco la mia risposta era ed è Ito.

All’inizio ti sembra strano, ti senti come in una bolla, pensi che prima o poi tornerà e rientrerà da quella porta, pensi che tenere ancora il numero salvato sul telefono sia ancora utile, pensi che la sua poltrona in casa abbia ancora la sua forma e pensi sempre che le 11.11 non siano l’ora della sua morte, ma l’ora in cui lui ritorna a casa dopo il suo giro.

I ricordi più belli che ho dell’infanzia solo legati a lui, a quando aspettavo santa Lucia e arrivavo a casa loro, a quando mi raccontava le storie di Pippo e della guerra, a quando correvo sotto le coperte e nonna lo chiamava per venirmi a cercare, a lui che mi veniva a prendere a scuola, alla sua bicicletta, alla sua Regata color oliva, ai suoi presepi giganti con il muschio vero, alle sue mani che sapevano sempre di pasticcino. A quando la nonna ci chiedeva “cosa volete per cena” e noi in coro: riso bianco con il grana! Come se il riso bianco fosse l’alimento più buono del mondo, come se non aspettassimo altro che quello. Ecco io in questi giorni pensavo: come sarebbe bello poter tornare indietro e rivivere quelle cose cosciente del fatto che sono uniche e non durano per sempre.

Questo è stato un pensiero fisso in questi mesi, mi è presa l’ansia di farmi sfuggire di mano le persone, le situazioni, la paura di non accorgermi che questo che mi stava accadendo poteva essere “l’evento da ricordare” e di conseguenza la paura a lasciare andare anche quello che poteva essere nocivo per me. Ho sempre pensato che lui fosse eterno, che la sua malattia non fosse una cosa insuperabile, lui è Ito, lui è sempre stato forte ed è sempre stato quello grande dei due. Invece no. Succede anche questo, succede che arriva Natale e tu realizzi che le cose cambiano, ma cambiano sul serio.

Ieri dopo una giornata sui colli piacentini, di ritorno da un pranzo molto impegnativo mi sono resa conto che anche in questa situazione lui mi ha insegnato qualcosa.

Ho capito di essere in grado di tenermi vicino chi amo, so prendermi cura di chi amo, so dimostrartelo, so tenerti accanto a me e soprattutto se una situazione è difficile io sorrido e provo ad affrontarla con tutte le mie emozioni del caso.

Non c’è ma c’è. Io sono così perché lui mi ha insegnato ad essere così, perché mi ha regalato dei momenti bellissimi a cui io posso aggrapparmi nei momenti di sconforto.

E poi diciamolo compare sempre 🙂

Quest’anno non ho grandi pretese dal 2017.

Diciamo che se dovessi stilare una lista dei buoni propositi dell’anno nuovo sarebbe la seguente:

  • vorrei essere solo un filo più coraggiosa
  • vorrei fidarmi di più di me stessa
  • vorrei soprattutto inculcarmi in testa che non sono santa maria Goretti quindi un fanculo in più non fa cadere il mondo, non ti farà finire in un mondo parallelo, completamente sola, non verrai messa nella lista nera delle persone cattive anzi ti sentiresti molto più leggera, meno pentola a pressione e molto più rilassata.

E I VOSTRI buoni propositi? Quali sono?